Anche la popolazione di Leningrado cominciò ad organizzarsi in funzione del nuovo inverno. L’assedio di Leningrado viene raccontato senza censure: il gelo, la fame, la colla impastata come farina, l’orrore del cannibalismo. Ad agosto del 1941 i carri armati tedeschi si trovavano a 30 km da Leningrado. Iniziava un nuovo inverno ma oramai Leningrado era una vera e propria fortezza ed il morale della popolazione aumentò ancora quando da Stalingrado giunse la notizia che i tedeschi erano stati sconfitti. Hitler sembrava ben deciso ad una rapida presa della città per utilizzare le stesse forze militari in vista di un attacco a Mosca. Nel giugno del 1986, ospite d’onore nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma, Sergio Leone parlava dei suoi futuri, confermando di essere al lavoro su un film riguardante l’assedio di Leningrado, un tragico evento che andò avanti dall’8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944:. e-mail: redazione@madrerussia.com. In tutti gli spazi verdi della città vennero creati degli orti ed ai cittadini vennero forniti i semi per la coltivazione. Così sarà. Caricyn (Цари́цын, Tsaritsyn, residenza del Delfino o Zarevič) dal 1598 al 1925 e ora Stalingrado fino al 1961 Un forza lavoro di migliaia di persone doveva costruire la strada entro 15 giorni. Cerchiamo di capire come scrivere correttamente la sceneggiatura, "L'assedio di Leningrado". Gli stenti e il gelo avevano decimato la popolazione, spingendola a gesti disperati, a volte perfino al cannibalismo. L’inverno del 1941 arrivò presto e fu particolarmente rigido, risultando l’inverno più freddo degli ultimi 100 anni. Uno dopo l’altro sono morti mio fratello piccolo e mia sorella, e per lungo tempo io e mamma vivevamo in due. I tre milioni di abitanti di Leningrado divennero una sola famiglia e questo è certamente un altro dei fattori che da sempre l’occidente non riesce a capire. Lidija Ginzburg, Leningrado, Guerini e Associati, 2019. L’argilla è resistente come la roccia.”. Hitler nel frattempo cambiò strategia e spostò alcune unità da combattimento che assediavano Leningrado per aiutare altre unità che si apprestavano ad attaccare Mosca. Abbiamo parlato di come la fame uccise più delle pallottole - arrivando persino ad avere casi di cannibalismo - in un altro post sulla nostra pagina. La corrente elettrica era disponibile solo per due ore al giorno ma serviva esclusivamente per alimentare le fabbriche. Inizialmente eravamo vivi io, mia sorella, un mio fratello piccolo e mia mamma. (1), Clikka sull'immagine per fare la tua donazione, Via cassia 834 – 00189 Roma Gli assedi di R ussia. Per chi non conoscesse lo spirito russo è veramente incomprensibile poter immaginare cosa ti spinga a fare l’amore incondizionato e smisurato per il tuo Paese. Credo fermamente nei miracoli. La città venne fondata dallo Zar Pietro il Grande e con il nome di Pietroburgo prima e San Pietroburgo dopo è stata per 200 anni la Capitale della Russia. Gli assedi di R ussia. L’eroica resistenza della popolazione sorprese immediatamente i soldati nazisti i quali credevano erroneamente che la popolazione russa non aspettava altro che essere liberata dalla dittatura comunista. Quasi un milione di morti, per lo più donne, bambini ed anziani assediati dentro Leningrado, in uno degli eventi più tragici della Seconda Guerra Mondiale. In tempi disperati, le persone hanno ripiegato sul cannibalismo per sopravvivere; per esempio, ci sono rapporti di cannibalismo durante la carestia della Corea del Nord nel 2013, l’assedio di Leningrado nei primi anni ’40 e il “Grande balzo in avanti” della Cina alla fine degli anni ’50 e ’60. La storia dell’assedio Nel 2014 Daniil Granin (1919-2017), autore, insieme ad Ales Adamovič (1927-1994), del monumentale Il libro dell’assedio (Blokadnaja kniga), fu invitato al Bundestag tedesco per raccontare, nel Giorno della memoria delle vittime del nazionalsocialismo, la tragedia di Leningrado. L'assedio della città venne ricordato con la posa, alla fine degli anni cinquanta, di una serie di monumenti e cippi lungo la linea che segnava il fronte di guerra, nonché di un grande memoriale alle vittime situato in Ploščad'Pobedy (piazza della Vittoria), facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata Moskovskaja), sede delle commemorazioni ufficiali e meta turistica. E nel 1941 , durante l'assedio di Leningrado , il cannibalismo diventò per alcuni una strategia di sopravvivenza. Nella periferia della città c’erano parecchie case in legno disabitate. Per visualizzare meglio la posizione delle persone che si trovano circondati da truppe fasciste a Leningrado, vi consigliamo di familiarizzare con le vicende legate alla su… La storia dell’assedio Nel 2014 Daniil Granin (1919-2017), autore, insieme ad Ales Adamovič (1927-1994), del monumentale Il libro dell’assedio (Blokadnaja kniga), fu invitato al Bundestag tedesco per raccontare, nel Giorno della memoria delle vittime del nazionalsocialismo, la tragedia di Leningrado. Titolando “Mosca abusa del ricordo di Leningrado”, il giornale scrive che in Russia, “tutta la verità” sull'assedio di Leningrado, “si è conosciuta solo negli anni '90”, allorché “si seppe che i leningradesi mangiavano gatti, colla e si davano al cannibalismo". La capacità di resistenza dei leningradesi meravigliò molto gli Alleati, spaventati dal repentino collasso delle armate sovietiche di fronte ai primi attacchi delle truppe naziste. Da parte sua, la Wehrmacht fece degli avanzamenti rapidi ed in settembre giunse alle porte di Leningrado; nello stesso tempo i loro alleati avanzarono sino al fiume Svir, raggiunto nel mese di dicembre, 160 chilometri a nord-est della città. Era un sogno di Sergio Leone: un film sulla battaglia di Leningrado, durata tre anni, metafora della resistenza umana. Rimarcano l'orgoglio nazionale e non la memoria”. L’esercito tedesco aveva la meglio sulle trincee e su chi le difendeva. Nonostante questo non si verificavano mai atti di sciacallaggio verso i cadaveri, non vi erano reati, furti, scontri o litigi tra la popolazione. (1), Il 27 gennaio 1944, dopo 872 giorni di assedio, Leningrado festeggiò la libertà. Andrej Aleksandrovich Zdanov, Segretario del Partito Comunista a Leningrado e coordinatore della resistenza di Leningrado durante l’assedio nazista, doveva assolutamente trovare una soluzione. Oggi, come un paio di decenni fa, il popolo russo onora grandemente la prodezza dei residenti della città sulla Neva. Sul fronte la situazione era in stallo totale. I soldati tedeschi cominciarono a ritirarsi. La cifra più bassa è stata ricavata confrontando la popolazione prebellica di Leningrado — 2.500.000 abitanti — con quella del dicembre del 1943 — 600.000 abitanti — e tiene conto del milione di evacuati e dei 100.000 soldati di leva dell'Armata Rossa; la cifra più elevata comprende le circa 642.000 persone morte durante l'assedio sommate alle altre 400.000 disperse durante le evacuazioni. Circa l'assedio di Leningrado scritto un sacco di libri, girato un sacco di documentari e lungometraggi. Il tentativo riuscì. L'assedio di Leningrado (in russo: блокада Ленинграда?, traslitterato: blokada Leningrada) durante la seconda guerra mondiale è stata una delle più cocenti sconfitte nella guerra lampo di Adolf Hitler contro l'Unione Sovietica. Leningrado era sotto assedio dal 14 settembre 1941, quando i nazisti avevano tagliato l’ultima via di terra per uscire dalla città. L'epopea dell'assedio di Leningrado, Ascolta ! Alcune persone impazzirono e si diedero al cannibalismo mangiando i propri parenti deceduti. Leningrad: Siege and Symphony (Audio Download): Amazon.co.uk: Brian Moynahan, Jamie Parker, Quercus: Audible Audiobooks Durante i raid aerei nazisti, l’impianto radiofonico della città di Leningrado diffondeva canti patriottici e canzoni tradizionali russe. Stalin invece intendeva resistere il più a lungo possibile perchè bloccare una parte consistente dei soldati tedeschi a Leningrado significava costringerli ad affrontare il nemico più temibile, l’inverno russo. In questo corridoio venne subito creata una linea ferroviaria per collegare Leningrado a Stalingrado ed a Mosca. Alla fine dell'assedio, si pensa che circa 632.000 persone siano morte con quasi 4.000 persone di Leningrado che morivano di fame il giorno di Natale del 1941. La primavera del 1942 portò nuova speranza, la temperatura cominciò a farsi più mite ma al contempo lo scioglimento dello strato ghiacciato sopra il Lago Ladoga rese la Strada della Vita non più percorribile. Ma gli sforzi erano vani. Il primo proiettile di artiglieria tedesco cadde su Leningrado il 1 settembre 1941. Altre 50.000 persone morirono stremate nel mese di gennaio del 1942. … A febbraio del 1942 infatti, per la fame ed il freddo in città morivano 10.000 persone al giorno, molte strade e ponti della città erano distrutti, i palazzi erano per lo più bombardati, la temperatura aveva raggiunto i 40° sotto zero, il cibo nonostante alcuni rifornimenti provenienti dalla “Strada della Vita” continuava comunque a scarseggiare, ovunque in strada si camminava a piedi tra numerosi morti che giacevano li anche per alcuni giorni. I bombardamenti aerei su Leningrado erano continui, di giorno e di notte, con l’intento di sfiancare la popolazione. Scritto a quattro mani da Giuseppe Tornatore e da Massimo De Rita, avrebbe dovuto costituire la sceneggiatura di un film. Genitori che avevano perso i figli e figli che avevano perso i genitori, giuravano vendetta per i loro cari ed affermavano di voler combattere fino all’ultimo, anche rischiando la morte pur di vendicare i loro figli ed i loro genitori. La commissione d'inchiesta straordinaria sui crimini di guerra nazisti, che presentò le sue conclusioni ai processi di Norimberga contro i crimini di guerra dopo la fine del conflitto, valutò che l'assedio fosse costato la vita a 642.000 civili, ma questa cifra rappresenta la quantità minima ipotizzabile di un totale ben più raccapricciante. "Leningrado" è la storia di una violoncellista e dei suoi figli e familiari durante l'assedio della città di Pietro il Grande da parte dei tedeschi nella Seconda guerra mondiale. Poi si era ammalata anche mia mamma. Verbrannte Erde: Schlacht zwischen Wolga und Weichsel, I 900 giorni. Ancora prima dell’invasione della Russia da parte delle forze naziste, il 22 giugno del 1941, furono messi a punto con l’Operazione Barbarossa i piani che portarono verso Leningrado forze consistenti in più di un milione di uomini, 600 carri armati e 1000 aerei. Dopo la fine della guerra, Leningrado venne definita: “La Città Eroica”. Anche se in città ormai era sopravvissuta solo la metà degli operai ed erano funzionanti solo un terzo delle fabbriche, la produzione di armi continuava ed aumentò di quantità. I primi attacchi aerei sulla città cominciarono nella giornata del 6 settembre 1941 e proseguirono per tutto il giorno. A novembre del 1941 a Leningrado già 11.000 persone erano morte di fame o assiderate. Tre milioni di persone quindi erano intrappolate dentro la città di Leningrado senza poter usufruire di medicinali, cibo, combustibile e tutti gli altri rifornimenti necessari per il sostentamento. Il quartier generale finlandese non accettò però la richiesta da parte dei tedeschi di procedere ad un attacco aereo della città; la sola eccezione fu l'uccisione casuale di un elefante al giardino zoologico di Leningrado da parte di un singolo aereo. L’unica via possibile per fare arrivare i rifornimenti era il Lago Ladoga che però dista 30 km dalla città ed a causa del freddo le sue acque erano ghiacciate. A decidere l’esito di questa battaglia furono solo gli abitanti della città e non gli eserciti. Zdanov ordinò la costruzione di una strada poiché percorrere 30 km sul ghiaccio non sarebbe stato facile. «Secondo i calcoli di Adolf Hitler, che aveva già fissato i festeggiamenti per la capitolazione all’Hotel Astoria di Leningrado per il 9 agosto 1942, in … Incomprensibilmente per il mondo occidentale, nelle difficoltà il popolo russo si unisce e si fonde in una sola unità, letteralmente diventa una sola famiglia senza alcuna sorta di divisione, tradimento, invidia, gelosia. L’unico spazio libero era ad est, ma era totalmente occupato dal grande Lago Ladoga, un lago ghiacciato circondato da paludi e foreste selvagge. La gente si riunì in massa e festeggiò intorno al primo aereo tedesco abbattuto e caduto in città. L'assedio di Leningrado è una pagina trascurata dalla storiografia occidentale, mentre merita di essere conosciuta, quale monito a ciò di cui è stato capace il nazismo. L’assedio ed i bombardamenti di Leningrado produssero un milione di morti tra gli abitanti della città. I tedeschi prevedevano di coprire i 765 km dal confine della Prussia orientale alla periferia di Leningrado in circa sei-otto settimane e di catturare la città entro la metà di agosto. Un'altra decisione dei finlandesi fu di non voler proseguire nell'avanzata oltre il fiume Svir a sud nella Carelia occidentale. Molti cattivi profeti già prevedevano una repentina caduta dell'Unione Sovietica; invece i semplici cittadini, anche solo continuando le loro solite occupazioni, diedero un grande impulso morale alla resistenza. Il 18 novembre 1941 dalla città venne inviato un uomo a cavallo per provare ad attraversare il lago. Egli ordinò: “Resistere o morire”. I soldati dell’Armata Rossa posizionati a difesa della città attendevano rinforzi per contrattaccare, i tedeschi aspettavano una resa che credevano imminente essendo la città stretta nella morsa del freddo e della fame. Hitler diceva: “Quando cominceranno a morire di fame non potranno più resistere a lungo!”. Quando alle volte mi torna in mente la storia di Tania e Shura penso al loro amore ma anche alla terribile guerra che stavano combattendo. I cittadini di Leningrado sapevano cosa aspettarsi. La situazione nella città di Leningrado era tragica. Credevano di conquistare Leningrado entro l’autunno e non riuscendovi non erano in grado di far fronte all’inverno russo. Se siete curiosi di scoprire la pluralità di segreti e regole che caratterizzano la lingua russa , potrete farlo iscrivendovi ai nuovi corsi di russo che avranno inizio a partire dalla prossima settimana! Per riscaldarsi si bruciavano i mobili, le porte, i libri. STALINGRADO. Parla Leningrado... Leningrado Suona - Assedio di Leningrado - Home Page, Cronologia della seconda guerra mondiale sul fronte orientale, Occupazione della Bessarabia e della Bucovina settentrionale, Fine della seconda guerra mondiale in Europa, Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, Persecuzione dei serbi durante la seconda guerra mondiale, Stupri durante l'occupazione del Giappone, Stupri durante l'occupazione della Germania, Stupri durante la liberazione della Francia, Stupri durante la liberazione della Polonia, Prigionieri di guerra giapponesi nella seconda guerra mondiale, Crimini nazisti contro i prigionieri di guerra sovietici, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Assedio_di_Leningrado&oldid=118112120, Battaglie del fronte orientale della seconda guerra mondiale, Battaglie della seconda guerra mondiale che coinvolgono la Germania, Battaglie della seconda guerra mondiale che coinvolgono l'Unione Sovietica, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, da 1.600.000 a 2.000.000 tra militari e civili. Abbiamo parlato di come la fame uccise più delle pallottole - arrivando persino ad avere casi di cannibalismo - in un altro post sulla nostra pagina. L’unica cosa che ancora funzionava in città erano gli impianti di amplificazione situati ad ogni angolo di strada. L'ultimo collegamento ferroviario con Leningrado si ebbe il 30 agosto 1941, quando i soldati tedeschi raggiunsero il fiume Neva. L’assedio di Leningrado viene raccontato senza censure: il gelo, la fame, la colla impastata come farina, l’orrore del cannibalismo. Ma la stragrande maggioranza non voleva abbandonare la città poiché andare via per loro sarebbe equivalso a disertare, nonostante nel solo mese di dicembre 50.000 persone morirono di fame di freddo. Questo infatti fu il giorno in cui si ebbe l’ultimo collegamento ferroviario con la città e in cui i soldati tedeschi raggiunsero il fiume Neva. Dopo cruente e feroci battaglie, l'Armata Rossa riuscì a distruggere le fortificazioni tedesche ed aprire un corridoio stradale sicuro verso il lato meridionale del Ladoga, riuscendo il 18 gennaio a far giungere rifornimenti alla città assediata. Nel 2014 la Russia celebra il 70 ° anniversario dell'assedio di Leningrado. Decisamente emozionanti questi versi della poetessa russa Olga Fëdorovna Berggol’c dedicati alla sua città, Leningrado: Della morte e delle ceneri, risorgerà il giardino come prima. Il 30 agosto 1941 inizia la resistenza di Leningrado. 1942 I cittadini di Leningrado chiamarono questa strada: ”La Strada della Vita”. E nel 1941, durante l’assedio di Leningrado (che uccise circa un milione di persone), il cannibalismo divenne per alcuni una strategia di sopravvivenza. Von Leeb cominciò l’attacco a Leningrado in condizioni di netta superiorità numerica di carri armati e aerei, convinto di poter occupare la città nel giro di uno due mesi (1). Vennero organizzate partite di calcio tra squadre create con gli abitanti della città e queste partite vennero trasmesse in televisione in modo tale da consentire anche ai tedeschi di poterle vedere e farli così rendere conto del fallimento del loro tentativo di prendere Leningrado. E’ una storia che rappresenta pienamente lo spirito russo, l’orgoglio di una comunità di sentirsi parte di un qualcosa di più grande di loro, di sentirsi parte della Madre Russia. Nel giugno del 1986, ospite d’onore nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma, Sergio Leone parlava dei suoi futuri, confermando di essere al lavoro su un film riguardante l’assedio di Leningrado, un tragico evento che andò avanti dall’8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944:. A Berlino Hitler fece addirittura stampare gli inviti alla festa per la conquista di Leningrado da tenersi in uno dei più importanti alberghi di Leningrado stessa, dichiarando in modo spietato e scellerato: “Ho deciso che Leningrado sia cancellata dalle cartine geografiche. La Grande Guerra Patriottica ha lasciato un segno indelebile nella storia e nei destini delle persone. Al comando dell’operazione c’era il feldmaresciallo Von Leeb al quale Hitler aveva ordinato di provocare all’esercito russo perdite assai più devastanti di quelle causate all’esercito francese. Konrad – Vistola - Oder – Kielce – Prussia orientale – Königsberg – Curlandia – Pomerania orientale – Solstizio – Slesia – Frühlingserwachen – Vienna – Berlino – Praga, Mar Baltico – Mar Nero – Mar Glaciale Artico. Anche se forse non sarà mai determinato con precisione, il numero dei civili morti raggiunse probabilmente il milione di unità. [7], Il numero delle vittime militari fu quasi altrettanto sconvolgente: alla fine della guerra una cauta stima ufficiale sovietica valutò che i combattimenti nella regione di Leningrado fossero costati all'Armata Rossa 1.017.881 uomini morti, catturati o dispersi e 2.418.185 feriti o ammalati, per un totale di 3.437.066 vittime. Le forze armate tedesche, pur avendo progettato un assalto diretto della durata di sei/otto settimane, incontrarono invece un'inaspettata resistenza. I suoi abitanti, che fossero comunisti o meno, vivevano l’amore per la propria città con lo stesso passionale orgoglio, un orgoglio così radicato da essere una religione. Sei tu che mi hai dato questa fede, mia Leningrado.”, A gennaio del 2015, in occasione del 70° anniversario della rimozione dell’assedio a San Pietroburgo, il governatore della città Gheorghij Poltavcenko, ha consegnato i nuovi appartamenti assegnati alle persone decorate con il distintivo “Abitante di Leningrado assediata”. Questi si applica senza dubbio blocco Leningrado. Gli operai non venivano pagati in denaro bensì con un po’ di cibo. Zinaida Scevkunenko continua il racconto: “Di solito i bombardamenti avvenivano di notte e non si riusciva a dormire. Hitler del resto era convinto che fosse solo una questione di tempo e che la popolazione non avrebbe potuto resistere all’inverno in quelle condizioni. Gli stenti e il gelo avevano decimato la popolazione, spingendola a gesti disperati, a volte perfino al cannibalismo. Il cibo non bastava più. Era un’alunna della prima elementare e la sua è una chiara testimonianza di ciò che stava accadendo. L'assedio di Leningrado fu di un'atrocità incredibile, soprattutto dal punto di vista dei civili. Alla periferia di Leningrado un milione di persone si affrettava per costruire ostacoli anticarro e fortificazioni. Una folla di abitanti di Leningrado scese in piazza per festeggiare, credendo ormai la vittoria vicina, ma era solo un’illusione. Le forze armate tedesche, pur avendo progettato un assalto diretto della durata di sei/otto settimane, incontrarono invece un'inaspettata resistenza. Stime recenti collocano le perdite di civili tra le 800.000 e il milione di unità. (1) Dopo la fine della guerra, Leningrado venne definita: “La Città Eroica”. L’orgoglio di essere russi e l’amore per la propria terra erano più forti della morte. Circa l'eroica difesa della città parlare con scolari e studenti. L'assedio di Leningrado (in russo: блокада Ленинграда?, traslitterato: blokada Leningrada) durante la seconda guerra mondiale è stata una delle più cocenti sconfitte nella guerra lampo di Adolf Hitler contro l'Unione Sovietica. Antropofagia (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e φαγω "mangio") è un termine che indica un organismo carnivoro che si nutre, preferenzialmente o meno, di esseri umani.Si tratta in maggioranza, ma non solo, di grandi predatori al più alto livello trofico della … «Secondo i calcoli di Adolf Hitler, che aveva già fissato i festeggiamenti per la capitolazione all’Hotel Astoria di Leningrado per il 9 agosto 1942, in … La primavera portò anche l’inizio delle epidemie e le prime migliaia di morti a causa delle infezioni, delle malattie e delle condizioni antigieniche spaventose. Cannibalismo, sinonimo di predazione intraspecifica, è un termine che indica la pratica del mangiare i propri simili. I cannoni tedeschi facevano fuoco ininterrottamente. STALINGRADO. Verifica dell'e-mail non riuscita. Ma questa strategia fallì miseramente. Alle porte di Leningrado anche i soldati tedeschi pativano il freddo. È la storia di una violoncellista e dei suoi figli durante l’assedio della città di Pietro il Grande … Ma Leningrado non era solo la città degli Zar, dei palazzi imperiali, di Lenin e del comunismo, ma anche il cuore della poesia russa, della musica, del balletto e della letteratura. Un film epico che attraverso il tragico individuale avrebbe messo in scena gli orribili 900 giorni dell'assalto nazista a Leningrado, per fissarli nel … Sebbene il compito intermedio di Leeb fosse quello di distruggere tutte le forze sovietiche nella regione del Baltico, il suo ultimo compito era quello di eliminare Leningrado come base industriale e la sua popolazione. Il contesto nel quale la popolazione vedeva quotidianamente crescere questo forza è incomprensibile per un occidentale. Riprova. L'assedio di Leningrado è durato meno di un anno a quell'ora, ma durante la raccolta autunnale sono stati trovati 13 mila cadaveri per le strade della città. Migliaia di altoparlanti, in ogni strada ed in ogni officina, risuonavano della musica patriottica russa suscitando ancora di più nella popolazione la fierezza di appartenenza al popolo russo. I prigionieri tedeschi vennero fatti sfilare per la città e pur salvaguardando le loro vite, l’Armata Rossa li espose volontariamente alla rabbia della popolazione. La temperatura era di 30° sotto zero. 872 giorni! Ogni guerra genera morte, devastazione, sofferenze. Il primo proiettile di artiglieria tedesco cadde su Leningrado il 1 settembre 1941. L’acqua ci arriva alle caviglie. Il terreno è duro e bisogna utilizzare un piccone. L'assedio di Leningrado è durato dal settembre 1941 al 1944. Lespressione affare di Leningrado, indica una serie di processi che hanno avuto luogo tra la fine degli anni quaranta e linizio degli anni cinquanta a carico di alcuni importanti esponenti politici del regime sovietico, accusato di aver dato vita a una corrente ostile al potere centrale. Con l'operazione Barbarossa, la città viene circondata, gli esperti del reich hanno pronosticato 3 mesi di vita, per una popolazione senza cibo. A causa della mancata rapida presa della città, un furibondo Hitler promise di "eliminare la città di Petersburg dalla faccia della terra".[4]. Il 12 gennaio 1943 i sovietici diedero l'avvio all'Operazione Iskra, con l'obiettivo di liberare la città. Nel gennaio 1944 una decisa controffensiva russa riuscì a cacciare i tedeschi dalla zona sud della città, ponendo di fatto termine al lunghissimo assedio; più tardi, nella stessa estate del '44, anche le truppe finlandesi vennero ricacciate al di là della baia di Vyborg e del fiume Vuoksa. Scortati dai soldati dell’Armata Rossa, i soldati tedeschi venivano insultati dalla popolazione inferocita, erano oggetto di sputi e percosse. Quando sono rimasta sola mi hanno portato in un orfanotrofio e tramite “La Strada della Vita” mi hanno portato via dalla città.”. L’assedio di Leningrado ha avuto luogo dal 8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944, durante la seconda guerra mondiale. Il progetto è di stringere d’assedio la città e raderla al suolo con l’artiglieria e martellanti attacchi aerei. Un secondo fronte bellico era stato anche aperto il 25 giugno, quando i sovietici bombardarono alcune città della Finlandia segnando di fatto la continuazione della guerra Finno-Sovietica. Il mare ad ovest era interdetto dalle navi e sottomarini tedeschi e finlandesi. Ma ben presto anche queste risorse terminarono. L'Heeresgruppe Nord consisteva dell'Armeeoberkommando (AOK) 16. e 18, e 4. Ma dopo la caduta dell’Unione Sovietica venne scoperta la verità. Invece l’Armata Rossa riuscì a mettere in funzione nuove centrali elettriche cosicché la corrente elettrica cominciava ad essere fornita con continuità. Un numero dieci volte superiore alle vittime della bomba atomica sganciata su Hiroshima. La popolazione, con l’avvento della primavera cominciò a riparare le proprie case e le strade. Come detto all’aperto la temperatura era di 30° sotto zero ma dentro casa, in fabbrica, in ufficio comunque la temperatura era di 15° sotto zero. Anche gli artisti fecero la loro parte: ad esempio, Dmitrij Šostakovič compose la sua famosa Sinfonia di Leningrado durante i giorni dell'assedio nel 1941 e riuscì ad organizzarne la prima esecuzione nell'estate del 1942. [6], In termini di vite umane, però, il prezzo della vittoria fu terribile. Con l’inizio della invasione dell’Unione Sovietica nel giugno 1941, le forze tedesche, aiutati dai finlandesi, hanno cercato di catturare la città di Leningrado. Da nord intanto cominciavano ad attaccare anche i finlandesi. Questa opera divenne in breve molto popolare anche al di fuori dei confini russi, in particolare negli Stati Uniti dove divenne un veicolo potente di propaganda per la lotta contro il Nazi-Fascismo. Ho paura di non riuscire più a ballare.” Dal diario di Alla Zevarina: “Abbiamo lavorato ininterrottamente dodici ore al giorno per diciotto giorni. L'assedio di Leningrado fu di un'atrocità incredibile, soprattutto dal punto di vista dei civili. Il 14 gennaio del 1944, i 200.000 soldati dell’Armata Rossa di stanza a Leningrado ricevono da Mosca l’ordine di attaccare. Da Leningrado alla ferrovia situata sul lato opposto del lago la distanza era di circa 400 km. Gli operai andavano a lavorare in fabbrica armati per non farsi cogliere impreparati quando arriverà il momento. Director. L’armata tedesca si preparava ad affrontare il suo secondo inverno nei boschi intorno alla città e non sarebbe stato neanche l’ultimo. Durante l’assedio tedesco Leningrado contava 3.200.000 abitanti, la seconda città dell’Unione sovietica per numero di abitanti, oltre a … Dopo due settimane di feroci combattimenti l’assedio a Leningrado venne spezzato. Ogni saluto con amici o parenti equivaleva ad un possibile addio. Ai bambini davano 125 grammi di pane, agli operai davano 250 grammi per tessera.” Le razioni erano tre volto sotto la soglia di sopravvivenza. Vennero tagliati molti alberi nei boschi situati nella periferia di Leningrado ma non venne tagliato mai neanche un solo albero dei parchi e dei giardini della città. Ventotto mesi di assedio La antica San Pietroburgo, fondata nel 1703 da Pietro il Grande, divenuta Leningrado per decisione del Soviet Supremo nel 1924, sorge su un centinaio di isolette di varia grandezza alla foce del fiume Neva, disposte sull'istmo di Carelia, largo circa 50Km, fra il Golfo di Finlandia e il grande lago Ljagoda. Gli stenti e il gelo avevano decimato la popolazione, spingendola a gesti disperati, a volte perfino al cannibalismo.
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