21 Il Dio della pace vi renda capaci di compiere ogni bene, per fare la sua volontà. Mosè distolse il suo dalle tribolazioni presenti, per fissarlo sopra la rimunerazione, sull'avvenire glorioso di santità, di pace, di felicità, assicurato dalle promesse di Dio. Ma ricordiamolo, non c'è fede che non abbia difficoltà da vincere - e non c'è difficoltà che la fede non possa sormontare. «Tutte le cose scritte anticamente, sono state scritte per nostro ammaestramento...» Romani 15:4. Perciò, per questa loro aspirazione verso la città di Dio, Dio non si vergogna d'esser chiamato l'Iddio loro; poichè ha lor preparata una città. Anche qui la comunicazione divina sotto forma di invito e di promessa è il fondamento della fede. La sola premessa su cui basa ogni cosa è questa: «Fedele è Colui che ha fatte le promesse». 2 Per essa infatti hanno gli antichi ricevuta [buona] testimonianza. 1 Commento. Henry osserva che la fede è sempre, sotto le varie economie, la caratteristica degli uomini pii, l'anima della loro vita. Unisciti ai migliaia di visitatori soddisfatti che hanno scoperto Il Vangelo Secondo Giovanni, Corso Formazione e Laurea in Teologia.Questo dominio potrebbe essere in vendita! 11-19. 11 Per fede anche Sara stesa ricevette forze da diventar madre e ciò quand'era già fuor d'età, perchè stimò fedele colui che avea fatta la promessa. Geremia 23:4; 28:4; Salmi 39:13) sulla terra, il loro sospiro non si volgeva indietro alla patria terrena donde Abramo era uscito - poichè, se fosse stato così vi potevano tornare; ma si portava innanzi verso la patria migliore ove Dio darebbe loro vero riposo. Torta di arance e mandorle: s=s+""; E infatti egli fa notare come per fede Abramo ubbidì alla chiamata di Dio che gli ordinava di uscir dal suo paese; come per fede egli potè, al di là della Canaan terrestre, riguardare a quella celeste, e come per fede accettò il sacrificio d'Isacco chiestogli da Dio quando lo provò. Quanto a sè, divenne erede della giustizia ch'è secondo [la] fede. Precedente Ebrei 11,8-12. Scritto il 31 Gennaio 2021. ricusò d'esser chiamato figlio della figlia di Faraone, scegliendo piuttosto d'esser maltrattato insieme col popolo di Dio che di avere un breve godimento di peccato. Ma in questa sparizione di Enoc dal mondo in età relativamente giovane e questo per opera di Dio che lo prese, è implicato il «trasferimento» od il trasloco da questo mondo nell'altro, in un modo diverso dall'ordinario ch'è la morte. Qui si applica alla costanza d'animo, con cui Mosè, facendo astrazione dal triste presente, perseverò nel tener fisso lo sguardo della fede nell'invisibile Iddio. È questione di grado. PARAFRASI E ANNOTAZIONI Dopo una definizione di fede (= fondamento di ciò che, pur non vedendosi, è reale, e che quindi si spera, v. 11,1), l’Autore esorta alla fede elencando gli esempi lasciati dai grandi personaggi dell’AT, chiamati in 12,1 «una così grande folla di testimoni». Infine, ci siamo molto interrogati, da profani quali siamo, sul significato degli ultimi due paragrafi che oggi abbiamo letto. È evidente che, nel caso d'Abramo, si tratta di prova come la chiama Genesi 22, e non di tentazione al male. C'è per lui e per i suoi imitatori, Isacco e Giacobbe, qualcosa di più alto che una benedizione terrestre, in quelle promesse divine: «Io ti benedirò». Ogni fiducia implica un abbandono giustificato dalla conoscenza e dall'esperienza che abbiamo del carattere delle persone. Nel furon segati si vuol vedere un'allusione al supplizio sofferto da Isaia che secondo la tradizione sarebbe stato segato in un tronco d'albero per ordine del re Manasse. È questa la città per eccellenza, la «città del Dio vivente» Ebrei 12:22, la «città futura» Ebrei 13:14, la città che ha i fondamenti, ch'è fondata in modo da non poter esser mai sovvertita, nè arsa. Il pruno è la benedizione da lui data, quando si avvicinava alla morte, a Efraim e Manasse Genesi 48 figli di Giuseppe. od in senso più generale un esercito in ordine di battaglia. Sentendo l'avvicinarsi della morte, Giacobbe chiamò Giuseppe e lo fece giurare ch'ei l'avrebbe seppellito in Canaan. 33 I trionfi riportati dalla fede degli antichi sono nel v. 33 e seguenti accumulati in modo così rapido e conciso che non sempre riesce chiara l'allusione che l'autore ha in mente e molte volte uno stesso atto eroico può riferirsi a molti personaggi. "selected=\"selected\" ":"")+"value=\"Nuova Riveduta\">Nuova Riveduta"; Alla menzione degli antichi sembra che dovrebbe subito tener dietro il nome d'un eroe della fede. Nessu… 2Re 4:18 e segg. 33 Per fede essi conquistarono paesi, praticarono la giustizia, ottennero ciò che Dio aveva loro promesso. Questi uomini dell'antichità di cui vengono passati in rassegna gli atti di fede, si possono dividere in tre gruppi a seconda che appartengono ai tempi primitivi, all'epoca patriarcale, od ai tempi dell'economia, legale, da Mosè in poi. Spesso si sente parlare di due categorie di Ebrei: Ashkenaziti e Sefarditi.Alcuni alludono anche a un terzo gruppo, i Mizrahim, per indicare gli Ebrei che vivevano in quei territori che oggi sono Iraq, Siria, Yemen, Iran, Georgia e Uzbekistan.Ma questa divisione in gruppi può risultare molto più complessa di quello che può sembrare a un primo sguardo. L'autore segue la versione dei Settanta, che pare aver letto Genesi 47:31 il testo ebraico punteggiato in modo diverso da quello adottato dai Massoreti quando fissarono più tardi il testo comune. A questo fatto, alla fedeltà dell'Eterno che non può venir meno, Abramo si appiglia in un supremo sforzo di fede. L'universo visibile, secondo la Genesi, non è uscito da ( εκ fuori da) cose apparenti, da una pretesa materia eterna. Le nostre o le altrui opinioni, l'opinione o la credenza delle moltitudini, le dottrine ecclesiastiche, tutto ciò non è fondamento abbastanza saldo. s=s+""; come Davide le molte volte, Elia perseguitato 1Re 19, Eliseo 2Re 6 e tanti altri che scamparono alla morte per la spada. 20 Ottobre 2007. Non ha un tempio dove andare per essere accolto, il suo, sul monte Garizim, è stato distrutto dagli ebrei da più di un secolo. Ma se la mente umana non può non scorgere nell'universo l'impronta di Dio, la fede sola, poggiante sulla rivelazione, ci può dare una idea ragionevole e sufficiente dell'origine delle cose. Il greco dice propriamente «un maggiore sacrificio»; ma s'intende un sacrificio, non di maggior valore materiale, ma di maggior valore spirituale, un sacrificio più eccellente agli occhi di Dio (cf. SABAR, Shalom, L’etá dell’oro della decorazione della Ketubà a Lugo, Ebrei a Lugo (1994), pp. Ebrei 1,3 con Sapienza 7,25 (a proposito del Figlio, immagine del Padre); Ebrei 11,35-38 con 2 Maccabei 6,18-7,41 (a proposito delle torture subite per fede); Apocalisse 21,18-21 con Tobia 13,16-17 (a proposito della Nuova Gerusalemme). il graduale ed anche il finale, più glorioso adempimento, lo contemplarono da lontano coll'occhio della loro fede e lo salutarono giulivi, come l'esule in viaggio verso la patria, saluta da lontano le vette dei suoi monti. SABAR, Shalom, The Beginnings of Ketubbah Decoration in Italy: Venice in the Late Sixteenth to the Early Seventeenth Centuries, Jewish Art 12-13 (1986–1987), pp. Ebrei 11. Le cose apparenti non possono dare una spiegazione dell'origine dell'universo che ci sta dinanzi». Ivi sono narrati gli eroismi spirituali di cui li fece capaci la fede. Per questo l’operato dei padri, sebbene gradito a Dio per la loro fede, potrà raggiungere la pienezza della perfezione solo quando tutti gli uomini, di tutti i tempi, avranno apportato il loro contributo al cammino della storia della salvezza. Questo essere tutti strettamente legati tra noi (chi ha camminato, chi cammina e chi camminerà nella fede) è la comunione dei Santi, e più Dio ce la vede vivere intensamente come relazione viva e vitale, più è felice, perché questo stare profondamente in relazione con tutto e tutti, è il nostro sommo bene, ciò che dobbiamo imparare a coltivare per sostenerci e nutrirci nel quotidiano. Salmo 122 (121) 12 Marzo 2015. if (versnome=="C.E.I.") 33 Per fede essi conquistarono paesi, praticarono la giustizia, ottennero ciò che Dio aveva loro promesso. 11,40: Dio non volle portarli alla perfezione senza di noi, a cui ha destinato i beni escatologici. 37 Furon lapidati, furon arsi sul rogo, furon segati, morirono uccisi dalla spada. s=s+""; cap.6.) In quel guardare avanti, al di là del visibile e dell'imperfetto, all'invisibile ed al perfetto, grandeggia la fede di Abramo. I patriarchi erano pellegrini nel mondo e lo confessavano. Isaia 58,8-14. Se si ritiene come autentico l' επειρασθησαν (furon tentati) delle edizioni Tischendorf e Nestle, riesce difficilissimo lo spiegare come nel corso di una, enumerazione di varii generi di morte subiti dai martiri antichi, uno scrittore come il nostro introduca una parola che accenna a una semplice tentazione o prova. Elia si nascose in simil modo presso al torrente Kerith e al monte Horeb 1Re 17:3; 18:13; 19:9; ed anche al tempo dei Maccabei le grotte servirono spesso di rifugio ai perseguitati 1Maccabei 2:28; 2Maccabei 5:27. In armonia colla Genesi, lo scrittore degli Ebrei dichiara che la fede d'Abele fu quella che diede valore alla sua offerta. che accoglie la comunicazione divina, e trovando nella infinita intelligenza e potenza del Dio vivente la sola spiegazione soddisfacente del mondo visibile, ci mette in grado di avere un'idea dell'origine delle cose. COMMENTO DELLA PRIMA LETTERA AI CORINTI 04/05/2019 17:13 20 40.724 Credente. if (versnome=="Nuova+Riveduta") s=s+""; Efesini 5:13. Da Isacco, non da Ismaele, doveva originare quella progenie d'Abramo cui era riservata l'alta missione d'essere in benedizione a tutte le genti. E si noti che gli Ebrei cristiani erano anch'essi come Abele oggetto dell'odio e delle persecuzioni dei loro fratelli secondo la carne. s=s+""; (Letture: Genesi 15, 1-6; 21,1-3; Salmo 104; Ebrei 11,8.11-12.17-19; Luca 2, 22-40) Email this page Posted on 26 Dicembre 2020 by luciano meli • This entry was posted in … Vangelo del giorno 1 Febbraio 2021 con il commento di papa Francesco | Io amo Gesù LETTURA DEL GIORNO Dalla lettera agli Ebrei Eb 11,32-40 Fratelli, che dirò ancora? versnome=getCookie("VisVers"+i); Chi non persevera in essa perde il carattere distintivo dei cittadini del regno di Dio». In modo generale, anche all'infuori della sfera religiosa, la, fede ha la virtù di trasfigurare in realtà le cose sperate - d'illuminare di viva luce le cose «non parventi». Mediante la sua fede, così tradotta in sentimenti motori ed in atti pratici e visibili di ubbidienza, Noè condannò il mondo, riconobbe apertamente la realtà dell'empietà umana e la giustizia dell'annunziato giudicio di Dio. I tempi dell'Economia legale. Per quanto non robusta come quella d'Abramo, la fede di Sara la mise in grado d'esser l'oggetto d'un miracolo della bontà e della potenza divina. al participio, e legge: «Colui che fu chiamato Abramo...» Le ragioni interne stanno a favore della lezione ordinaria accettata dai critici e che ricorda il fatto della chiamata di Abramo ad uscir del suo paese e del suo parentado per divenir lo stipite del popolo eletto. SABAR, Shalom, L’etá dell’oro della decorazione della Ketubà a Lugo, Ebrei a Lugo (1994), pp. Spesso si sente parlare di due categorie di Ebrei: Ashkenaziti e Sefarditi.Alcuni alludono anche a un terzo gruppo, i Mizrahim, per indicare gli Ebrei che vivevano in quei territori che oggi sono Iraq, Siria, Yemen, Iran, Georgia e Uzbekistan.Ma questa divisione in gruppi può risultare molto più complessa di quello che può sembrare a un primo sguardo. La fede d'Abramo dovette passare per una valle molto oscura, in cui le stelle che avevano guidato la pietà del patriarca parevano tutte spente. Bibliografia. La parola greca ὑποστασις (ipostasi) che rendiamo realtà è tradotta dalla Volg. La storia dei patriarchi è perciò, sovra ogni altra, ricca di esempi di fede. if (versnome=="Riferimenti+incrociati") Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 31 Dicembre 2017): Commento su Eb 11,8.11-12.17-19 Collocazione del brano Per l'anno B la seconda lettura è tratta dalla lettera agli Ebrei, un testo che per secoli è stato attribuito all'apostolo Paolo ma che ora si è scoperto più recente. Riuscire davvero a vivere per Cristo, con Cristo e in Cristo, significa allora l’essere in comunione piena con tutto e tutti, vivere nel cuore dell’Amore che ha vinto la morte. Il nuovo aggiornamento di Pregaudio esce a giorni. Perciò, come nota il Weiss, ogni maltrattamento inflitto al popolo nel quale doveva compiersi la salvazione, può considerarsi come fatto all'autore stesso della salvazione. Successivo La teologia di Francesco: intervista a Fabrizio Mandreoli. && vers!="Nuova+Diodati" && vers!="Bibbia+della+Gioia" && vers!="Riveduta" && vers!="Diodati")) Bibliografia. sussistenza. if (versnome=="Nuova+Diodati") alef e L seguiti da Tischendorf e Nestle leggono επειρασθησαν, επρισθησαν (furon tentati, furon segati) mentre i codd. Ed è appunto la fiducia in Dio mostrata da Mosè allorchè si trovò posto tra, l'indifferenza cieca dei suoi e la collera del Faraone, che l'autore vuol mettere qui in evidenza. «Attraverso i secoli risuona la di lei voce che ripete: Fida in Dio, egli è fedele, egli è l'Iddio vivente, la fonte della vita... Umiliati come chi nè ha nè può nulla... Egli ti dirà: Non temere, Io son colui che vive e che dona la vita» (Murray). Chiusero le fauci dei leoni, 34 riuscirono a spegnere fuochi violenti, evitarono di essere uccisi con la spada. Materialmente, il sacrificio d'Isacco non fu compiuto; ma siccome lo fu moralmente, lo scrittore può dire che Abramo ha offerto Isacco. Il testo fa notare che anche Abramo era già indebolito dall'età (lett. 2Samuele 12:31; 1Cronache 20:3). 04405170285 - R.E.A. La sua condotta fu una protesta contro al male ed una condanna di esso. Quasi riparasse ad una dimenticanza, l'autore torna indietro per accennare l'atto supremo di fede compiuto da Abramo quando Dio lo provò. Eb 9,20+. venne offerta la liberazione a condizione che facessero atto d'apostasia mangiando carne di maiale; ma essi ricusarono di rinnegar la legge del loro Dio e morirono nella speranza di una gloriosa risurrezione. Egli dà, le sue disposizioni come se già fossero realtà le cose sperate. A costoro come al nonagenario Eleazar (ibid. È una giustizia religiosa, spirituale, la cui essenza consiste nell'abbandono fiducioso dell'anima alla promessa misericordiosa di Dio. La tradizione, ragionando per via di analogia con altri fatti come Genesi 15:17; Levitico 9:24; 1Re 18:38, suppose che il fuoco celeste abbia, consumato il sacrificio. Cf. Inizia San Tommaso il commento del capitolo 11 della lettera agli Ebrei affermando che la Fede viene descritta in due modi dall’Apostolo: in generale ed in particolare. Quale fosse l'idea esatta che i patriarchi si facevano del contenuto di coteste promesse è difficile il dirlo. if (versnome=="Commentario") Posted on Gennaio 12, 2021 by Gennaio 12, 2021 by Viene poi indicato il sentimento prodotto nel suo cuore dalla parola di Dio: avendo temuto ( ευλαβηθεις). Sentì che un tale godimento peccaminoso, non era da paragonare alle benedizioni che Dio promette ai suoi e ch'egli in fede contemplava.